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Uno dei simboli della Sardegna: la Pavoncella

La nostra terra  vanta una grande quantità di simboli di origine antica e oggi vi parliamo della Pavoncella sarda, le cui origini sono lontane e risalgono fino ai Bizantini.

Il significato simbolico è da ricercarsi nella cultura agro-pastorale, e come tanti altri invoca la fertilità, le piogge e la salute dei greggi. Si può far risalire la sua origine al 534 d.c. quando in Sardegna giunsero i Bizantini. Il pavone infatti non è un animale endemico, mentre è appurato che le sue origini siano orientali.

In alcune culture il pavone è simbolo della trasformazione, in positivo, di qualsiasi situazione negativa. E’ noto anche come l’uccello dai cento occhi, quelli del suo piumaggio, che rappresentano le stelle, l’universo, il sole, la luna, e la “volta celeste”. La sua immagine inoltre ricorda l’araba fenice, uccello mitologico che risorge dalle proprie ceneri. Nell’iconografia cristiana invece è associata all’immortalità dell’anima. Insomma di sicuro è un simbolo di buon auspicio in molte culture ed in Sardegna è di sicuro il più diffuso.

Nel settore artigianale l’uso della Pavoncella è molto ampio. Non ci è chiaro perché sia una pavoncella, visto che con quella coda così vistosa sarebbe un maschio,… ma non entriamo in dettagli che non ci competono. I mobili in legno come cassapanche, carire (sedie), madie e armadi portano sempre intagli più o meno complessi con l’immagine della pavoncella. Così pure le ceramiche, le lampade, i cestini, i tessili e i gioielli.

Anche nel pane della feste, Su Coccoi, tale figura è un must.

Nonostante la sua origine orientale ormai è universalmente riconosciuto come “sardo”, e in moltissime case in Sardegna è facile trovare almeno un oggetto che lo rappresenti.

In Sardegna i locali amano le tradizioni, ma non disdegnano la modernità, e così come a Nazca, dove un enorme colibrì fa sognare chi crede negli ufo, anche noi in Sardegna abbiamo la raffigurazione di uno dei simboli più antichi della nostra terra realizzata in un campo di grano: Antonino Soddu Pirellas ha creato nel 2002 la pavoncella sarda “con oltre 5 milioni di piante di erba medica, tracciata col GPS su un campo di 13 ettari ingialliti dalla siccità” tra Ussana e Donori.

Foto pubblicata in: http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=2436&id=184202

 

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