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Un eredità del passato: la tessitura

La storia della Sardegna si può ripercorrere attraverso la tradizione dell’artigianato con i suoi caratteri di particolarità e qualità che perseguono le regole e le tecniche del passato. I tessuti, gli arazzi, i tappeti, i coltelli, i gioielli in filigrana mantengono ancora oggi le forme e i motivi decorativi classici ma sempre attuali che vengono apprezzati in tutto il tutto il mondo così come i costumi tradizionali della Sardegna. 

La primordiale cultura sarda fonda buona parte delle sue radici sul lavoro domestico, in cui le attività prettamente femminili, come la tessitura, sono state tramandate fino ai giorni nostri di madre in figlia per secoli. Tracce di pesi di antichi telai e di strumenti di tessitura permettono di datare le prime forme di tessitura al neolitico. Più avanti tra la fine dell’800 e ai primi del ‘900, ogni famiglia si presume avesse il proprio telaio che dapprima verticale e poi orizzontale di diffuse in molti paesi della Sardegna. Le influenze e le contaminazioni esterne hanno sicuramente lasciato un impronta alla storia della tessitura in questa regione. Dai Bizantini, in particolare abbiamo ereditato le  decorazione floreali e le raffigurazioni di cavalli e temi animali. I materiali più utilizzati erano la lana, il lino e le fibre di cotone e le tinte erano quelle naturali ottenute da lentisco, carruba e melograno. Parlando di tinte non si può non parlare delle tradizionali “mustras” rappresentazioni decorative sul tessuto, diverse a seconda delle zone dell’isola. In tutto si parla di venti mustras diverse, che richiamano ognuno un motivo magico e tradizionale differente. I gruppi decorativi sono quattro: il primo comprende i motivi geometrici, il secondo i motivi floreali e vegetali come ad esempio il melograno, l’olivo e il pino. Il terzo gruppo di origine bizantina e cristiana, comprende il mondo animale:  galli, cavalli e il più conosciuto forse, la pavoncella. Il quarto gruppo è fatto invece simboli araldici come torri, castelli o leoni, frutto di un’influenza medievale.

A noi tutto questo piace e ci piace ancora di più farlo apprezzare ai nostri clienti, che potranno ammirare gli arazzi realizzati a S. Antioco con la tecnica chiamata “a punta de agu”, cioè a punta d’ago, esposti nella Hall dell’Hotel Baia di Nora. Buona parte delle nostre camere invece, sono allestite con i tessuti dell’azienda Arte Tessile di Samugheo, che nel rispetto delle tecniche tradizionali si rinnova con disegni e stili più moderni come quelli che diverranno, forse un giorno, il simbolo della nostra struttura e vi terrà compagnia durante le vostre vacanze.

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