Con la riapertura della Stagione lirica e di balletto, dal 28 settembre al 7 ottobre, il calendario degli spettacoli inaugura il nuovo ciclo con uno dei capolavori più popolari ed amati: Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. Dopo 12 anni viene riproposto l’elegante ed originale allestimento del Teatro Lirico di Cagliari dell’agosto 2001, firmato per regia, scene, costumi e luci da Denis Krief, regista franco-tunisino. La commedia, reinterpretata in chiave moderna e sofisticata, è ambientata in un loft minimalista-chic, dei giorni nostri. La direzione musicale è affidata a Gérard Korsten che ritorna sul palco cagliaritano dopo “La Traviata” e “Un ballo in maschera”, andati in scena nelle ultime due estati. Gli avvenimenti storici del Barbiere di Siviglia, rappresentato per la prima volta a Roma, al Teatro Argentina, il 20 febbraio 1816, possono considerarsi epici. Sia il libretto che la musica furono scritti in maniera rapida per mantenere l’impegno che il ventitreenne Rossini prese nell’autunno del 1815 in quel medesimo teatro. Quando l’autore firmò il contratto non era stato scelto nemmeno il soggetto dell’opera. Il poco tempo a disposizione fu forse una delle ragioni per cui fu scelta la commedia di Beaumarchais, un soggetto già collaudato e amato dal pubblico. L’opera di Beaumarchais, infatti, era già stata messa in musica altre sei volte, ma nessuna versione aveva raggiunto la popolarità di quella di Giovanni Paisiello. Per non irritare gli ammiratori Rossini mandò in scena la sua opera con il titolo” Almaviva” o “L’inutile precauzione”. Divisa in due atti, l’opera racconta le vicissitudini e i travestimenti del Conte D’Almaviva che, innamoratosi della bella Rosina, cercherà di strapparla dalle avidi mani dell’anziano tutore Bartolo, a sua volta segretamente intenzionato a sposarla. Il Conte sarà aiutato dal barbiere Figaro, filosofo e giullare, che sa usare ugualmente bene chitarra e rasoio.
Il Baia di Nora vi consiglia vivamente la visione di questo tradizionale spettacolo.
Foto di Priamo Tolu
